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Ultimi Film visti al Cinema - Consigli e opinioni
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Hotel Transylvania 3 - Una vacanza mostruosa
(di Fujiko)
 

Oltre un miliardo di dollari ai botteghini di tutto il mondo, Hotel Transilvania 3 si presenta così agli spettatori del Cine-Forum di Carlo e Flavio.

Questo successo al boxoffice non è una cosa condivisa dagli esperti di cinema che continuano tutt’ora a rimuginare sul perché…e allora come mai lo proponiamo?

Perché la storia di Dracula e di sua figlia Mavis nell’arco di tutta la trilogia di Hotel Transilvania intenerisce, perché la purezza di un affetto ci commuove ancora, perché superare le nostre opinioni personali per il bene dell’altro è ancora quello in cui crediamo.

E forse non è così solo per noi del C-F di Carlo e Flavio, visto che i personaggi della trilogia sono diventati ben presto dei beniamini per gli spettatori quasi al pari di produzioni ben più blasonate.

I protagonisti sono gli stessi dei primi due capitoli: la famiglia di Dracula al completo, i coniugi Frankenstein, l'uomo invisibile Griffin, la mummia Murray e i lupi mannari Wayne e Wanda. Tutti partono per una crociera riservata ai mostri di ogni tipologia e nazionalità, senza sapere però che al comando non c'è solo un'umana, ma addirittura la discendente diretta del professor Abraham van Helsing, nemico storico di Dracula!
Cosa succederà? Vi aspettiamo a Il Cine-Forum di Carlo e Flavio per scoprirlo!

 
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Ant-Man and the Wasp
(di Technino)
 

Scritto dallo stesso attore che lo interpreta (Paul Rudd) assieme a Chris McKenna e Erik Sommers, Ant-Man and The Wasp ricalca nella trama la caratteristica chiave del personaggio. L’avventura è infatti sia gigante che mini, sia localizzata in luoghi incredibili al di là del conosciuto, pieni di mistero e possibilità inesplorate. Ant-Man coglie sempre il lato umoristico del suo personaggio, ma ha anche a che fare con questioni serie e lo sa.

Il film ha come co-protagonista The Wasp, come il titolo promette. Evangeline Lily (lanciata dalla serie Lost e che ultimamente avevamo visto negli ultimi due film della serie Lo Hobbit nella parte di un'affascinante Elfa Silvana) interpreta con la sua consueta verve la parte del nuovo personaggio, con una tuta speciale che veniva utilizzata dalla madre (Michelle Pfeiffer), scomparsa nel modo quantico durante una missione che stava compiendo insieme al marito. Eroica, bravissima, infallibile e piena di risorse, Wasp è sempre perfetta, e fa da contraltare ad Ant-Man che è, come sempre, imperfetto ma creativo.

Il film (come accade nelle produzioni della Marvel) duplica le minacce in ogni scena d’azione. Alle volte gli eroi combattono due nemici contemporaneamente nella medesima colluttazione o nel medesimo inseguimento, altre invece mostrano in montaggio alternato due battaglie diverse (ma legate) che avvengono in luoghi diversi. L’idea è di avere due scene in una sola, raddoppiare lo stimolo e i movimenti da seguire.

Il risultato è sempre potente e leggero al tempo stesso, fedele allo stile Marvel, che e' la capacità di trascinare con impeto e senza impegno. Uno stile che si basa tutto sulla scrittura, sorretta da una realizzazione tecnica sempre inappuntabile.

In conclusione, un film divertente per i fan della Marvel che, tra l'altro, vedranno una scena finale che suggerisce la soluzione che verra' adottata dopo il finale "criptico" di Avengers - Infinity War: tutti i protagonisti verranno salvati dal Dr. Strange inviandoli nel mondo quantico....

 
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Star Wars - Gli ultimi Jedi
(di Technino)
 

Mentre il Primo Ordine si prepara a stroncare quel che resta della Resistenza, Rey consegna a Luke Skywalker la spada laser che fu sua, invitandolo a interrompere il suo esilio per salvare il mondo libero. Ma Luke non ne vuole sapere e il Lato Oscuro tesse la sua trama letale attorno agli ultimi ribelli.

Se un certo humour, tipico di Han Solo, è sempre stato cifra stilistica della saga, Gli ultimi Jedi dà libero spazio all'autoironia senza freni. Il film e' pieno di battute di spirito per sdrammatizzare le situazioni e far capire che stiamo vedendo un bellissimo "gioco", seguendo la tendenza dei blockbuster d'azione recenti.

Il mondo di Star Wars si è fatto più vicino da quando la Disney ha preso in mano le redini della space opera e ne ha rilanciato la prosecuzione. Dopo "Il risveglio della forza", firmato J.J. Abrams, è la volta di "Star Wars: Episodio VIII - Gli ultimi Jedi", scritto e diretto da un altro regista cresciuto nel mito delle guerre stellari e dei personaggi creati da George Lucas, Rian Johnson. Il fatto che la nuova era del franchise sia affidata a questa generazione di creativi non è cosa marginale: depositari di un sapere e di un gusto maturato nell'ambito della passione, Abrams e Johnson sono gli interlocutori di un pubblico in maggioranza composto da fan, vecchi e nuovi, dell'universo Star Wars, che ancora si emozionano vedendo i mitici titoli in prospettiva che ci portano in una galassia lontana lontana...

 
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Coco
(di Fujiko)
 

Miguel è un bambino messicano e come tutti i bambini ha un sogno, il suo grande sogno è  diventare musicista! Ma la sua famiglia non è d’accordo e questo a lungo andare provoca tra loro un conflitto. Grazie a questo conflitto hanno inizio tutte le vicende che Miguel vivrà nel film e che noi spettatori vivremo con lui: tentando di rubare una chitarra in una tomba finirà nel mondo dei morti a causa di una maledizione e scoprirà che i morti continuano a “vivere” nell’aldilà fintantoché qualcuno di vivo si ricorda di loro, altrimenti, morta l’ultima persona che li aveva conosciuti in vita, i morti scompaiono anche dal mondo dei morti. Un’altra cosa che Miguel scopre è il significato dell’ofrenda: solo i morti le cui famiglie ne conservano il ricordo esponendone la foto sull’altare casalingo possono visitare il mondo dei vivi in occasione del Día de Muertos, altrimenti il passaggio nel mondo dei vivi gli è preclusa.

Con un grande successo di pubblico e critica COCO  mostra un modo di celebrare il ruolo dei morti nelle vite dei vivi, un qualcosa che ora è spesso assente nelle nostre società, dove per adulti e bambini è difficile trovare le parole adatte ad affrontare simili tematiche.

Non è il primo film in cui la Disney parla ai bambini della morte - ricordiamo Bambi, Biancaneve, Il Re Leone, Up, Alla Ricerca di Nemo - ma COCO è il primo film in cui si parla del rapporto tra vivi e morti e di come i vivi ricordano le persone care che sono morte; è il primo film che offre a piccoli e grandi un modo per non perdere il contatto con le persone care che non ci sono più e, anche se è un contatto che ha a che fare solo con i ricordi, COCO aiuta a capire come poter vivere più consapevolmente i legami tra vivi e morti nella vita reale e come le persone a noi care nell’aldilà possano essere ricordate.

E tutti questi messaggi sono trasmessi con allegria, con amore, con trasporto tanto che, allo spegnersi delle luci in sala, si accende la nostra voglia di sognare, di andare oltre il grande schermo per guardare le stelle con gli occhi di un bambino e pensare a chi non è più con noi con una gioia che non avremo mai pensato fosse possibile.

 
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Cattivissimo Me 3
(di L’Irriverente)
 

Gru e Lucy non riescono a fermare il temibile Balthazar Bratt, un cattivo rimasto ancorato agli anni ’80 e al suo passato da bambino prodigio. Nel frattempo Gru scopre di avere un fratello con il quale torna ad essere il “cattivissimo” di un tempo per cercare di acciuffare l’acerrimo nemico e riottenere il lavoro perso a causa sua.

Tra effetto nostalgia e Minions … risate garantite per tutta la famiglia in questo terzo capitolo della fortunatissima saga.

 
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Guardiani della Galassia - vol.2
(di L’Irriverente)
 

In una delle loro avventure, il gruppo di sgangherati e svogliati eroi della Galassia si imbatte nel vero padre di Peter (il capobanda). I due provano a riallacciare i rapporti, ma non tutto è come sembra…Ancora una volta, loro malgrado, dovranno darsi da fare per mantenere la pace nell'intera galassia!

Un film che parla di famiglia e amicizia senza mai prendersi sul serio. Azione e divertimento a non finire in uno dei sequel più attesi di sempre.

 
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Capitan Mutanda
(di L’Irriverente)
 

George e Harold, due amici dalla fervida fantasia, amano inventare storie e disegnare fumetti su uno strambo supereroe “Capitan Mutanda”. Un giorno scoprono di poter ipnotizzare il loro perfido preside e di farlo comportare come il loro eroe… Tra avventure e situazioni divertenti, i due ragazzi e Capitan Mutanda si ritroveranno a dover sgominare i piani diabolici di uno spietato professore di scienze in cerca di vendetta.

Ispirato al personaggio creato da Dav Pilkey negli anni novanta, Capitan Mutanda propone umorismo intelligente attraverso IL supereroe che mancava nel panorama dei supereroi in calzamaglia, che sembrano indossare sempre dei mutandoni come Superman o Batman… beh lui… li indossa davvero!

 
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Spiderman Homecoming
(di L’Irriverente)
 

Peter Parker, ancora euforico per aver conosciuto Tony Stark e aiutato gli Avengers (in Capitan America – Civil War) torna a casa speranzoso di poter essere di nuovo un eroe. In attesa di essere contattato ancora una volta da mister Iron Man, cerca di tenersi in forma sventando la piccola criminalità che serpeggia nella sua città. Tony Stark, però, vorrebbe che il ragazzo cresca e raggiunga la giusta maturità prima di metterlo di nuovo in pericolo. Nel frattempo, però, il giovane uomo ragno si imbatte in un personaggio losco che si fa chiamare “Avvoltoio” e che utilizza armi con tecnologia aliena trafugate dall’ultima battaglia degli Avengers.

Un film che somiglia del tutto ad una tipica commedia adolescenziale anni ’80 che mescola sapientemente l’azione e la fantascienza ad un dialogo molto spiritoso. Finalmente, dopo un reboot e il suo sequel poco convincenti, Spiderman torna ad essere uno dei migliori personaggi dell’universo Marvel

 
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Rogue One - A Star Wars Story
(di Penelope Pit-Stop)
 

Un episodio indipendente, con il fascino di sempre.

Ambientato prima degli eventi narrati in Star Wars Episodio IV: Una Nuova Speranza, Rogue One non delude le aspettative e regala scene spettacolari, come saga comanda, e una squadra di nuovi indimenticabili personaggi uniti da una pericolosa missione. Accompagneremo Jyn e gli altri ribelli alla ricerca del padre della ragazza, e li vedremo all’opera nell’impossibile compito di fermare… la Morte Nera!

Imperdibile! Per seguaci della Forza e non!

 
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Oceania
(di Penelope Pit-Stop)
 

Partire o restare? Voi sentite il richiamo del mare? Dell’avventura? Del viaggio?

Allora, seguite la coraggiosa Vaiana oltre il confine della barriera corallina, bastano una zattera e degli amici per sfidare il mare aperto e svelare segreti!

Per ricordare a grandi e piccoli il sapore e l’emozione del viaggio.

 
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Animali fantastici e dove trovarli
(di Penelope Pit-Stop)
 

Una volta era il vaso di Pandora a perdere il proprio contenuto, oggi è la valigia del magizoologo Newt a perdere creature magiche qua e la! Che guaio…!

Questa intricata e coinvolgente storia parte da due valige scambiate, e si sviluppa alla ricerca degli animali fantastici da recuperare, in un vortice di inseguimenti ed incantesimi fino ad un… dolce finale!

Jacob e Newt vi aspettano per vivere insieme questa emozionante avventura!

 
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Trolls
(di Penelope Pit-Stop)
 

Una storia perfetta per una serata in allegria, perché questa è una fiaba moderna e ballerina sull’amicizia, la lealtà e la ricerca della Felicità! Ci troveremo al seguito della Principessa Poppy, travolti da balli, canti ed abbracci e trascinati in una pericolosa avventura!

Un musical coloratissimo che con i suoi divertenti dialoghi piacerà a piccoli e grandi!

Non potete mancare!

 
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Doctor Strange
(di Technino)
 

Doctor Strange, diretto da Scott Derrickson con protagonista Benedict Cumberbatch, ci porta all’esplorazione di un volto poco noto dei cinecomic Marvel, ovvero quello del misticismo.

Arrogante, egoista e senza dubbio eccellente nel suo lavoro, il Doctor Strange è un neurochirurgo di fama mondiale. Le sue mani compiono miracoli, la sua conoscenza del corpo umano è ineccepibile e la sua vita è un perno che ruota attorno a un ambiente sterile, competitivo, stimolante, noto: l’ospedale in cui lavora. Ma cosa succede quando un incidente lo priva dell’uso delle mani e la sua esistenza sembra non avere più senso?

La disperazione lo conduce a cercare risposte e salvezza in un luogo in cui non avrebbe mai creduto di metter piede, in un’enclave in Nepal in cui dimora l’Antico (Tilda Swinton). C’è però un prezzo da pagare, un prezzo che va oltre i soldi e le ore passate sotto i ferri in sala operatoria; il prezzo è essere disposti a sconvolgere tutto ciò che fino a quel momento si dava per scontato, inclinandosi alla prospettiva più ampia delle arti magiche.

Attraverso il modo di vedere le cose di Doctor Strange Scott Derrickson prova ad aprire il nostro terzo occhio, immettendo nella pellicola riferimenti alla filosofia asiatica, arti marziali e oggetti mistici.

Corpi astrali che compiono ciò che che la mente vorrebbe portare a termine, se non fosse legata alla materia; pensieri che dominano il corpo e magie che si apprendono da libri scritti in lingue dimenticate.

Il protagonista corre per sfuggire al cattivo Kaecilius (l'ottimo Mads Mikkelsen) e ai suoi zeloti inerpicandosi in grattacieli ondeggianti, strutture architettoniche che si accartocciano su se stesse, scale che si moltiplicano e si intrecciano, dimensioni che non seguono la consueta logica della fisica quantistica e che sembrano uscite dalle illustrazioni fantastiche di Escher.

Suggellano la magia oggetti dalla storia atavica e dal fascino eterno, come la cappa della lievitazione, e l’Occhio di Agamotto (una delle Gemme dell’Infinito), che permette di giocare col tempo mandandolo avanti e indietro o creando loop temporali

In conclusione, un film Marvel che si disposta dagli altri e che ha nella scenografia fantasmagorica e nel carisma degli interpreti il suo punto di forza.

 
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Star Trek - Beyond
(di Technino)
 

Il terzo capitolo della nuova serie non vede più dietro la macchina da presa J.J. Abrams, che aveva diretto Star Trek (2009) e Into Darkness - Star Trek (2013) e rimane comunque in veste di produttore. Ora c'è Justin Lin, il regista della saga di Fast & Furious. Il regista taiwanese fa un ottimo lavoro, coniugando interrogativi personali dei protagonisti a combattimenti e spirito di gruppo, con dialoghi talvolta ironici al punto giusto. 

Il film e' dedicato alla memoria di Leonard Nimoy, interprete di Spock nella serie televisiva degli anni '60, e ad Anton Yelchin, il giovane interprete dell'ufficiale di origini russe Pavel Chekov, scomparso recentemente per un incidente stradale. L'attore non verra' sostituito nel prossimo film della serie, che invece si arricchira' del ritorno di Chris Hemsworth nei panni di George Kirk, padre del capitano Kirk di Pine. 

Rapida sinossi del film: in una missione di salvataggio di cui si era sottostimata la pericolosita', l'Enterprise cade in trappola e si trova a fronteggiare Krall, un nemico altamente pericoloso, che coltiva un odio profondo verso la Federazione. Lo interpreta Idris Elba che pero', anche se truccato con una pesante corazza che lo rende simile ad un rettile, non raggiunge il carisma oscuro e penetrante del terrorista intergalattico Khan interpretato da Benedict Cumberbatch in Star Trek - Into the Darkness.


Tra le new entry non è un villain a brillare, questa volta, ma un alleato. Anzi, un'alleata. Sulla superficie di Altamid, il capo ingegnere dell'Enterprise Scotty (Simon Pegg) si ritrova a dover dipendere da Jaylah, un'aliena agile e furba, determinata e sicura di sé, che maneggia con destrezza la mimetizzazione olografica. Viso bianco attraversato da striature nere, occhi giallo lucente da gatto, Jaylah ha un look seducente e cattura subito l'attenzione dello spettatore; la interpreta la ballerina e attrice francese Sofia Boutella.  

In Star Trek beyond i membri dell'Enterprise devono affrontare avventure con ambientazione simile a quella della serie originale, nei più remoti luoghi della galassia. Non a caso il numero di alieni presenti in questo film è maggiore di quello dei due primi film messi insieme. Oltre a Jaylah e Krall, gli artisti del make-up e del reparto costumi hanno creato più di 50 razze aliene diverse! La serie originale viene anche ricordata con il bellissimo tema musicale dei titoli di coda, lo stesso della serie televisiva, che trasporta lo spettatore in uno spazio fantasmagorico di nebulose colorate. 

In conclusione: un film spettacolare che entusiasmera' gli appassionati della serie ed, in generale, gli amanti della fantascienza
 
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L’uomo che vide l’infinito
(di Technino)
 

Il film del regista Matthew Brown racconta la storia vera di un genio della matematica indiano, Srinivasa Ramanujan (Dev Patel), tanto testardo quanto brillante, acuto e intuitivo, da riuscire a farsi convocare al Trinity College di Cambridge da colui che diventerà il suo mentore, il celebre professore di matematica GH Hardy (Jeremy Irons, bravissimo), sorpreso e conquistato a tal segno dalle doti di quel genio che "vedeva" la soluzione dei problemi matematici senza passare attraverso una dimostrazione, sostenendo di essere stato ispirato da una divinita' indiana.

Il film, all’interno della biografia raccontata molto bene, facendo attenzione ai particolari di ricostruzione scenografica e storica, riesce a far intuire la bellezza e l'importanza delle formule matematiche, che riescono a rappresentare, in maniera astratta, fenomeni fisici: alcune delle ultime formule di Ramanujan vengono tuttora utilizzate per predire il comportamento dei buchi neri!

Interessante anche lo studio delle "partizioni" (in quanti modi si puo' ottenere un numero come somma di numeri interi), che ha portato a scoprire che i numeri di una partizione si comportano come frattali, in apparenza disordinati ed incongruenti, ma che, se osservati livello microscopico, sono composti da schemi ordinati che si ripetono. Chi fosse interessato, anche non essendo un matematico puro, a questo link trova un articolo a livello puramente divulgativo che spiega la natura del problema:

http://www.focus.it/scienza/scienze/risolto-il-mistero-dei-numeri-di-partizione-sono-frattali-1929191-129010


Il film si vede con emozione fino alla fine, grazie al ritmo della regia e del montaggio, e risulta quindi godibile anche a chi non sia un appassionato di matematica pura, una scienza che, secondo Bertrand Russel, "possiede non soltanto la verità ma anche una suprema bellezza”.

 
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