Arlo è il fratellino più piccolo di tre dinosauri e decisamente
il più goffo e pasticcione della famiglia. Mentre gli altri fratelli crescono e
aiutano i genitori a coltivare i loro campi, lui riesce solo a combinare guai e
le sue insicurezze lo portano ad avere paura di tutto ciò che lo circonda. Vuole
allora trovare un modo per riscattarsi catturando un intruso che ruba le
provviste per l’inverno. Questo misterioso intruso è un cucciolo di uomo che
non ha il coraggio di uccidere. Partito al suo inseguimento, Arlo si ritroverà
lontano da casa ad affrontare ogni pericolo da solo con il piccolo primitivo
con cui nascerà una tenera amicizia dove l’uno compensa l’altro. Il suo viaggio
di ritorno sarà pieno di ostacoli, ma per lui sarà anche un lungo percorso di
crescita.
La Pixar propone un altro bel film puntando stavolta più
verso un pubblico infantile. Il film ha subito lo scotto di essere uscito a
pochi mesi di distanza dal capolavoro “Inside Out”, ma riesce a mantenersi su
buoni livelli. In primis sulla caratterizzazione dei personaggi. L’idea di base
è sempre originale: ci sono dinosauri che non sono più estinti e si sono
evoluti, mentre gli uomini sono rimasti allo stato brado.
Anche se la metafora del viaggio, inteso come percorso iniziatico, non è una
novità, è comunque costellato da situazioni avvincenti e personaggi ben
riusciti. Infine c’è l’aspetto tecnico: forse oggi si è abituati ad ottimi
effetti speciali, ma la contrapposizione tra le fattezze dei personaggi ed il
realismo con cui sono realizzate le ambientazioni e tutti i fenomeni naturali
fa provare la sensazione di aver inserito la computer grafica in una location
vera anche se così non è.