Parrocchia Gesù Buon Pastore
Fai una donazione per supportare Il Cine-Forum di Carlo e Flavio
Prenota il tuo spazio pubblicitario su questo sito

Vai alla pagina FACEBOOK de Il Cine-Forum di Carlo&Flavio


Visti al Cinema - Consigli e opinioni dei Film nelle sale
Inserisci un tuo commento a questo film



SCRIVI IL TUO COMMENTOPAGINA RECENSIONI
 
The hateful eight

(di Technino)
 

L'ottavo film di Tarantino e' una delusione: lento, con dialoghi spesso prolungati su argomenti fuori della sceneggiatura, un'ambientazione che non giustifica la scelta del 70 mm (si svolge quasi tutto al chiuso, dentro una locanda di frontiera) e, soprattutto, non emoziona.  

La storia e' semplice: un cacciatore di taglie ("Il Boia", interpretato da Kurt Russell) sta portando all'impiccagione una donna su cui pende una taglia da 10.000 $ (Jennifer Jason Leigh). Lungo la strada da' un passaggio ad un altro cacciatore di taglie (Samuel Lee Jackson), che ha preferito portare le sue taglie morte anziche' vive. Il gruppo si ferma per rifocillarsi in una locanda in cui trova quattro strani viandanti....quello che succede ve lo potete immaginare trattandosi del piu' sanguinario dei film di Tarantino: il sangue scorrera' a fiumi, tanto da risultare alla fine un po' ridicolo. 

Il peggior difetto del film e' che non emoziona: per i personaggi che sembrano usciti da un fumetto (quanto e' lontano il mitico Ombre Rosse, con lo studio accurato dei suoi protagonisti), per la lungaggine dei dialoghi, conditi di un gergo western da fumetto e spesso non centrati su cio' che sta accadendo, e per la stupida violenza che fa colpire ad ogni occasione la prigioniera con pugni in faccia da parte del suo cacciatore, trasformandola in una maschera di sangue. Ci si domanda come abbia fatto la giuria degli Oscar a nominare Jennifer Jason Leigh come migliore attrice non protagonista per una parte che, tranne che nel sanguinario finale, la vede parlare pochissimo! 

Una citazione (negativa) a parte la merita la scena della porta della locanda: ogni volta che qualcuno entra deve essere inchiodata perche' manca il chiavistello: per quattro volte i protagonisti, che vanno e vengono dopo essere stati fuori per motivi vari, ripetono la stessa stupida scena: prendono due stecche di legno e, con fatica, le inchiodano sulla porta. La prima volta si capisce, la seconda si sopporta, la terza e la quarta non fa nemmeno ridere.... 

Veniamo alla scelta del regista di usare il 70mm. A parte la considerazione fatta all'inizio di questa recensione, occorre ricordare che il 70mm e' un formato fatto apposta per proiettare il film in formato IMAX, uno standard che prevede di proiettarlo su schermi che hanno una dimensione di 22 metri di lunghezza per 16 metri di altezza, mediante proiettori particolari brevettati IMAX.

A Roma, purtroppo, non ci sono sale attrezzate con l'IMAX e quindi la proiezione viene fatta su uno schermo che e' alto solo la meta' di quello richiesto dall'IMAX, con il risultato che il quadro e' eccessivamente "allungato" rispetto all'altezza e certe volte si perdono dettagli ai lati. 

Dispiace che anche la musica del Maestro Ennio Morricone non riesca a salvare il film: nella colonna sonora manca  un tema che caratterizzi il film, quella melodia che ancora oggi ci fa sognare quando pensiamo a Mission ed al suo Gabriel's Oboe, a C'era una volta il West, a Giu' la testa, a L'estasi dell'Oro ed a tutti gli altri suoi capolavori. Il Maestro si e' limitato a comporre la musica di atmosfera che accompagna la diligenza verso la locanda ed i punti importanti dell'azione, bella ma, a nostro parere, ben lontana dalle altre sue composizioni da film. 

In conclusione, un ottavo film deludente che non puo' essere nemmeno paragonato ad altri capolavori dello stesso regista. 

 
15Sei d'accordo con questa recensione?0
100%
 
0%
 
SCRIVI IL TUO COMMENTOPAGINA RECENSIONI

TOP PAGE
BLU OTTICA ROMA         ARTPARFUM         INQUADRATURE OBLIQUE
TUTTI GLI ANIMALI           Prenota il tuo spazio pubblicitario su questo sito         

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi
un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7/3/2001 o un giornale on line poichè sprovvisto di registrazione al tribunale nonchè di numerazione progressiva.

© 2007 RealDream - All Rights Reserved